Alessandro Fumagalli
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Il Natale quando arriva arriva
diceva Renato Pozzetto in una pubblicità davvero celeberrima, ma nonostante questo lui è sempre rimasto lì, al 25 dicembre, a far sognare i bambini di tutto il mondo. Tranne che in un paesino del Canada..
Già, perché lì il Natale è arrivato con due mesi in anticipo: il 24 ottobre, St. George si è vestito a festa con luminarie, alberi di Natale, case decorate con fiocchi di neve e quant’altro serve per creare la tipica atmosfera natalizia. Ma perché?
Semplice: perché a St. George abita Evan, un bambino di 7 anni che ha chiesto di vedere il Natale in anticipo. Badate bene: il suo non è stato un capriccio, ma solo l’ultimo desiderio di un bambino condannato a convivere con un tumore al cervello che potrebbe non lasciargli ancora troppo tempo a disposizione. Dopo cinque anni di lotta, infatti, i medici che hanno Evan in cura hanno scritto una diagnosi che suona come una sentenza: il tumore sta crescendo, e il bambino potrebbe avere solo poche settimane di vita davanti a sé.
La madre di Evan, però, ha voluto fargli un ultimo regalo. Per questo ha creato una campagna di crowdfunding e una pagina Facebook nel tentativo di coinvolgere tutta la città e convincerla a vivere il Natale in anticipo di un paio di mesi rispetto al programma tradizionale.
La richiesta di Shelly (questo il nome della madre di Evan) è stata chiara, e neppure particolarmente esagerata: 1500 $ per poter donare un sogno a suo figlio, più l’impegno, di tutti quelli che potevano, a contribuire alla realizzazione del progetto.
Il risultato è andato ben oltre le aspettative: la campagna ha raccolto più di 46mila dollari, ma quel che è ancora più straordinario è che la sera del 24 ottobre 2015 la città di St. George si è stretta davvero attorno a questo bambino e alla sua famiglia per permettergli di veder realizzato il suo sogno più grande: vivere, un’ultima volta, il Natale e la sua impareggiabile magia.